Valle del Savuto. Covid, la scuola ritorna in presenza. Ma quale è la scelta migliore? *

di Massimiliano CRIMI *

SVOLGERE la funzione di primo cittadino in tempo di pandemia. Quale è la scelta giusta da prendere quando di mezzo c’è l’istruzione dei giovani? Aprire o affidarsi alla didattica a distanza? Il Covid, dopo l’esperienza maturata in questi due interminabili anni ha dimostrato di non conoscere età, simpatie o confini territoriali. In tanti hanno applaudito e qualcuno ha digrignato i denti alle serrate post-natalizie. Ora è giunto il momento di riprendere l’attività in presenza. Gli studenti devono rientrare tra i banchi e lo slogan “Scuola luogo sicuro” deve convincere le famiglie scontente delle misure adottate. Nella Valle del Savuto il sindaco di Rogliano, Giovanni Altomare, ha riassunto in tre punti il nuovo piano sicurezza: sanificatori d’aria da posizionare all’interno di ogni aula, trasporto scolastico con il potenziamento di ulteriori corse per evitare assembramenti sui mezzi, screening volontario per studenti, personale docente e non docente. Esito dello stesso: quattro positivi su 326 tamponi effettuati. Si tratta di un dato statistico momentaneo perché il nemico Covid è sempre in agguato. Quindi, scelte importanti, difficili ma dettate dalla voglia di riconsegnare agli studenti spazi, volti e lezioni dirette. Attento è anche il sindaco di Colosimi, Giovanni Lucia. Nel suo Comune i cancelli della Scuola dell’Infanzia sono stati riaperti lunedì. E’ stato importante fotografare lo stato di salute dei piccoli concittadini prima di farli accomodare tra i banchi. Nessuna positività registrata, dato pertanto rassicurante. Ma il sindaco raccomanda: ”per un periodo seppur breve ho chiesto alle famiglie di evitare altri contatti nel dopo-scuola. Ho sospeso anche il servizio mensa nel plesso della Primaria per neutralizzare eventuali altri contatti provenienti dall’esterno. La scuola – ha ribadito Lucia – è il luogo più sicuro perché circoscritto solo alla sola comunità scolastica. Rimane il fatto, comunque, che è innegabile la nostra vulnerabilità al virus, arginabile solo con la vaccinazione”. Essere primo cittadino in tempo di pandemia. La popolarità o la ghigliottina mediatica passa pure dall’argomento scuola. Ma qual è la scelta migliore?

*giornalista p.

Fonte: Parola di Vita

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