Tra storia e leggenda, Wild Savuto e il Sentiero dei Tre Ponti: riparte il trekking a sud di Cosenza *

di Massimiliano CRIMI *

TURISMO a sud di Cosenza, un segnale vivido di ripartenza e non solo. “Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri” è una frase del filosofo e matematico Pitagora, che prendiamo in prestito per incamminarci lungo tracciati di storia, archeologia e natura nella Valle del Savuto. Le associazioni Anir e Destinazione Savuto hanno portato a termine la prima uscita post pandemia circa l’itinerario dei “Tre Ponti”. Un percorso a piedi lungo venti chilometri. Zaino in spalla, una giusta dose di acqua per dissetarsi, qualcosa da sgranocchiare e tanta energia in corpo perché emozioni e cammino sono davvero tanti. Ponti storici: Tavolaria, Fratte e Sant’angelo (o Annibale) testimonianza di popoli, fatti e culture passate ma anche di biodiversità. Lo scorrere lento del fiume, i paesaggi e gli orizzonti mozzafiato sono una ricetta testata, gratificante per gli organizzatori, da ripetersi come asserito da più partecipanti. Da queste parti, come da bravi artigiani, il “prodotto turistico” è stato confezionato sulla base di una proposta ben definita, schematizzato, digitalizzato e fruibile grazie ai cartelli direzionali posti a partire dal centro abitato di Rogliano, che si diramano per tre distinti sentieri. “Tra storia e leggenda”, “Wild Savuto” e, appunto, il “sentiero dei Tre Ponti” i percorsi indicati. Diverse, invece, la difficoltà logistiche e le distanze. Rosso, blu e verde i colori che segnano la via a seconda delle intenzioni.  A parlarne è Bruno Sicilia, presidente di Anir e guida Aigae: “da oggi – spiega – chi intende incamminarsi attraverso i nostri sentieri, come nei più importanti parchi naturalistici nazionali ha cognizione immediata della direzione, degli spazi e di cosa incontra durante il cammino. Il progetto – aggiunge – non ultimato ma che sta prendendo forma grazie al contributo di tanti privati, è quello di dare al turista un servizio completo che va da sentieri segnalati attraverso tabelle segnavia, frecce e totem con cartografia, storia e biodiversità della Vallata”. Da alcuni anni, ricordiamo, l’Associazione Nazionale Italiana Rocciatori (Anir) con il sostegno di altre realtà locali ha impresso una accelerata decisiva al processo di rivalutazione, riorganizzazione e promozione del trekking nell’area sud di Cosenza, con  proposte di alto profilo tecnico. Un programma che ha in serbo altre sorprese.

*pubblicista

Fonte: Parola di Vita

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