Aprigliano, Parenti, Panettieri. Anche nel Savuto nascono le Comunità energetiche rinnovabili

LE COMUNITA’ energetiche attraverso il coinvolgimento di cittadini, attività commerciali, imprese e altre realtà del territorio permettono di produrre, consumare e scambiare energia in un’ottica di autoconsumo e collaborazione. Ogni Comunità ha le proprie caratteristiche ma tutte sono accomunate da uno stesso obiettivo: autoprodurre e fornire energia rinnovabile. La Comunità energetica si basa sui principi del decentramento e la localizzazione della produzione energetica con lo scopo di fornire benefici ambientali, economici e sociali. Panettieri ha aderito alla partnership lanciata dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università della Calabria, che comprende 16 Comuni delle province di Cosenza e Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, per la creazione di una Comunità di energia rinnovabile attraverso i fondi del Pnrr, che in questo settore ammontano a circa 2,2 miliardi di euro. Il progetto coinvolge Aprigliano, Belmonte, Carlopoli, Cerzeto, Cervicati, Crotone, Francica, Galatro, Morano Calabro, Mongrassano, San Marco Argentano, Parenti, Platì, Panettieri, San Fili e Tiriolo.  “L’obiettivo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale – ha fatto sapere il professor Daniele Menniti, responsabile del gruppo di ricerca di Sistemi Elettrici per l’Energia – è quello di sostenere i Comuni in una rivoluzione energetica-ecologica che, dal punto di vista energetico, dovrà far diventare la Calabria la California d’Italia”. La nostra, ricordiamo, è tra le regioni produttrici di energia da centrali termoelettriche tradizionali. Energia destinata anche all’esportazione verso altri territori. Un paradosso considerate le possibilità di sfruttamento di energia fa fonti rinnovabili mediante l’implementazione di strumenti innovativi in alternativa ai combustibili fossili per la salvaguardia ambientale. L’intento degli Stati membri dell’Unione Europea è quello, infatti, di ridurre gradualmente le emissioni di gas-serra fino all’ottenimento di emissioni zero. L’ipotesi progettuale è stata illustrata a Panettieri nel corso di un incontro (nella foto) organizzato assieme al Comune di Carlopoli, a cui hanno partecipato (e sono intervenuti) i sindaci Salvatore Parrotta (Panettieri), Emanuela Talarico (Carlopoli), Raffaele Pane (Scigliano), Pasquale Taverna (Bianchi) e Alessandro Porco (Aprigliano), Daniele Menniti (Unical), amministratori locali, tecnici e cittadini. Ma cos’è e come si realizza una Comunità energetica? E’ stato lo stesso Menniti a spiegarne le caratteristiche tecniche, la realizzazione, il funzionamento ma, soprattutto, la possibilità di ottimizzazione dei costi. Il sistema è rappresentato da una forma di energia collaborativa in grado di favorire la gestione della struttura e ridurre la dipendenza dal sistema elettrico nazionale. Un processo “circolare” in cui i soggetti sono impegnati nelle fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia “secondo i principi di responsabilità ambientale, sociale ed economica”. Menniti ha illustrato l’iter amministrativo per la costituzione in forma consortile di una Cer  e la creazione della relativa piattaforma. Nei giorni scorsi la Regione Calabria ha presentato il Piano di sostegno alle Comunità energetiche rinnovabili “che possono essere costituite – ha detto il governatore Roberto Occhiuto – anche per iniziativa di amministrazioni comunali intelligenti e lungimiranti”.

(Gaspare Stumpo)

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