Un mese fa la scomparsa di Salvatore Diana

HA DESTATO commozione e tristezza la scomparsa di Salvatore Diana, tra i “naif” più conosciuti e apprezzati in Calabria. L’attività di pittore, di ritrattista e vignettista hanno fatto di lui, per oltre mezzo secolo, un personaggio capace di imprimere su tela realtà e fantasia. Un fervore che nel corso degli anni (e con l’avvento dei Social) era riuscito, come autore, a veicolare attraverso la Rete. Diana era anche fotografo, videomaker e articolista. Utilizzava penna, pennello e macchina da presa con discernimento critico, ironia e libertà di pensiero. Nato a Carpanzano nell’autunno del 1951, compiuti gli studi si era trasferito a Rogliano. Ha firmato una notevole produzione di opere (oggetti d’arte, decorazioni, quadri, murales, soggetti religiosi) e di immagini. Ha collaborato con giornali e televisioni locali. Nei suoi quadri i temi ricorrenti sono stati la natura e il ciclo delle stagioni. Passione per l’arte e per il territorio, Salvatore Diana traeva ispirazione dal paesaggio e i suoi dipinti molto spesso erano legati alla civiltà contadina. E’ stato un amante della microstoria e delle tradizioni. 

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

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