Infrastrutture, i sindaci dei Comuni montani chiedono i fondi del Recovery Plan

UNA DELEGAZIONE dell’Unione Nazionale Comuni Enti Montani (Uncem) ha incontrato l’assessore regionale Domenica Catalfamo. L’incontro è servito a “sviscerare” le ataviche problematiche legate allo stato delle infrastrutture nelle aree interne delle cinque province calabresi, soprattutto quelle viarie ormai vetuste, inadeguate e in certi casi dissestate. Un problema che affligge le popolazioni costringendole a fruire di un sistema di mobilità particolarmente scadente con ripercussioni sull’economia e sulla stessa qualità della vita. Una prima risposta potrebbe arrivare dai fondi del Recovery Plan che per “voci” Transizione ecologica e Infrastrutture prevede investimenti pari, rispettivamente, a 59,33 e 25,13 miliardi di euro. All’incontro ha partecipato, in qualità di componente della Giunta Uncem, il sindaco di Parenti, Donatella Deposito. Quest’ultima, assieme ad altri amministratori del Savuto, aveva preso parte anche alla riunione con il prefetto di Cosenza in cui, circa un mese addietro, era stato discusso di Pnrr e necessità di interventi mirati alla mitigazione del dissesto idrogeologico, alla gestione dei rifiuti e a quella del sistema idrico locale. “L’assessore Catalfamo – hanno fatto sapere dalla Regione – ha dimostrato interesse e attenzione per le questioni sollevate dall’Uncem, in particolare per quanto riguarda la situazione delle strade nei territori interni e montani e, per quanto di sua competenza, ha dichiarato che farà il possibile per migliorarne la percorribilità”. Nel corso della discussione è stato posto l’accento sull’annosa questione della strada a scorrimento veloce Piano Lago – Medio Savuto e sull’arteria “gemella” Coraci – Marcellinara, entrambe avviate, ricordiamo, e mai completate. Conosciuta come la “Strada che non c’è” (nella foto), l’infrastruttura interessa un’area molto vasta compresa tra le province di Cosenza e di Catanzaro  e, nella fattispecie, i Comuni di Santo Stefano di Rogliano, Rogliano, Marzi, Carpanzano, Scigliano, Pedivigliano, Colosimi, Bianchi, Panettieri, Amato, Miglierina, Serrastretta, Soveria Mannelli, Decollatura, Martirano Lombardo, Martirano Antico, Motta Santa Lucia, Carlopoli, Cicala, Gimigliano, Tiriolo, San Pietro Apostolo e Marcellinara. I delegati Uncem hanno chiesto l’impegno della Giunta regionale “per superare i ritardi e garantire i necessari finanziamenti per completare l’opera”. Anche i  Comitato civico che sostiene la battaglia per il completamento della strada ha scritto al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

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